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Riparte il confronto sul contratto, scaduto da tre anni

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Per il segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso, la «priorità sono l’innovazione e la dignità del lavoro»

La Fnsi e la Fieg hanno ripreso il confronto sul contratto nazionale di lavoro giornalistico. La delegazione degli editori, guidata da Andrea Riffeser Monti, presidente della Federazione italiana degli editori di giornali, e la giunta esecutiva della Federazione nazionale della stampa italiana, guidata dal segretario generale Raffaele Lorusso, si sono incontrate mercoledì 19 febbraio a Roma e hanno condiviso la necessità di avviare una discussione a tutto campo. Partendo dalla situazione di profonda sofferenza del settore e dalla necessità di interventi normativi di sistema, dal diritto d’autore al mercato pubblicitario, da definire nella interlocuzione avviata con il governo, le parti intendono confrontarsi anche sul contratto nazionale di lavoro, scaduto da più di tre anni.

«La discussione – dice Lorusso – non potrà prescindere da un necessario percorso di innovazione. Il contratto deve includere e regolare l’attività di tutti coloro che producono e produrranno informazione su tutte le piattaforme. Serve un intervento profondo sulle qualifiche per introdurre nuove figure professionali adeguate alla continua evoluzione del mondo digitale». Secondo il segretario del sindacato dei giornalisti, «al centro del confronto dovrà esserci la dignità del lavoro: in un quadro di sostenibilità, è necessario riconoscere il giusto contratto a quanti lavorano senza diritti, tutele, garanzie e adeguate retribuzioni e definire i parametri dell’equo compenso per i lavoratori autonomi».

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