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Donne e informazione: incontro al ministero per i Diritti e le Pari opportunità

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«Regole chiare, inclusione e meriti sono traguardi indispensabili per sbloccare la società italiana e renderla più competitiva e più aperta proprio attraverso la valorizzazione dei talenti femminili. Se gli strumenti per l’avanzamento delle carriere sono trasparenti, a prevalere saranno le qualità deontologiche e la professionalità di tutti e non l’appartenenza politica». Lo ha detto la ministra per i Diritti e le Pari opportunità, onorevole Barbara Pollastrini, incontrando le giornaliste della Commissione pari opportunità della Fnsi e dell’Usigrai, a cui ha chiesto una collaborazione per la costruzione di una «rete di donne consapevoli», anche in vista del 2007, Anno europeo delle Pari opportunità per una società giusta.

La ministra Pollastrini, il 27 luglio scorso, durante un colloquio con il presidente ed il direttore generale della Rai, aveva già espresso la necessità di un Osservatorio di parità per monitorare la progressione di carriera delle professioniste Rai e l’immagine della donna veicolata dai programmi del servizio pubblico, a partire dai fatti di cronaca in cui sono vittime di violenza. Il ragionamento, ovviamente, vale per ogni luogo dove si produca informazione. Infatti le donne della Fnsi, rappresentative di molte realtà lavorative, dalla tv alla carta stampata alle freelance, hanno confermato l’esigenza di una banca dati sulle competenze femminili, uno strumento indispensabile per far emergere e dare visibilità alle professionalità delle donne. In questo ambito la ministra ha annunciato una serie di incontri con direttori di quotidiani e periodici, con la Federazione degli editori, ed i vertici di aziende televisive private, per costruire «un movimento delle coscienze» nel mondo dell’informazione.

Infine Pollastrini ha espresso solidarietà alla categoria, in lotta per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto ormai da 28 mesi.

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