Approvato all’unanimità il sostegno dell’associazione alle future iniziative della Fnsi per rinnovare il contratto di lavoro giornalistico
Si è riunita martedì 14 marzo, in seduta straordinaria, l’assemblea degli iscritti all’Associazione Stampa Valdostana, alla presenza di Paolo Serventi Longhi, segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana.
«Il momento è decisivo – ha commentato Serventi Longhi – andiamo avanti con le forme di mobilitazione possibili al fine di smuovere gli editori, che finora nonostante gli appelli, le richieste di dialogo e la nostra disponibilità di sospendere le azioni di lotta, non hanno lanciato segnali di apertura. Il ricorso estremo allo sciopero, difficile da usare per la nostra categoria, e che non piace neanche a noi perché siamo in piena campagna elettorale, è l’unica alternativa in questo momento».
Al termine dei lavori gli iscritti hanno dato il loro sostegno alle future iniziative della Fnsi volte al rinnovo del contratto di lavoro giornalistico. Nel documento, votato all’unanimità, «gli iscritti ritengono inaccettabile che, a oltre un anno dalla scadenza del contratto collettivo, non sia stato possibile avviare la trattativa con la Fieg e che gli editori continuino a voler imporre modifiche che minerebbero la professione giornalistica sia dentro sia fuori le redazioni. Proposte come il congelamento degli scatti di anzianità, la possibilità di licenziare i vicedirettori e revocare i colleghi a capo di servizi, un’eccessiva flessibilità, la riduzione degli stipendi dei neoassunti, la mano libera nei prepensionamenti e il rifiuto di regolare il lavoro dei collaboratori esterni vanno respinte con decisione. Così come con la stessa decisione va respinto il tentativo della Fieg di influire negativamente sul buon funzionamento del sistema previdenziale della categoria rifiutandosi di dare il via libera alla riforma dell’Inpgi. L’assemblea dell’Asva invita quindi i vertici della Fnsi a proseguire con tutte le forme che riterrà opportune nella lotta per mantenere i diritti e le regole sancite dal Contratto di lavoro a tutela della professionalità di tutti i giornalisti italiani».