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Giornalisti in piazza ad Aosta per chiedere "Un futuro per l'informazione"

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L'Asva in piazza con la Cgil

La mobilitazione nazionale, proclamata dalla Fnsi, la Federazione nazionale della stampa italiana, e dalle Associazioni regionali di stampa, ha toccato martedì 1° giugno anche Aosta. I giornalisti valdostani sono scesi in piazza Emile Chanoux, ad aosta, per il presidio organizzato dall’Associazione Stampa Valdostana, il sindacato unitario dei giornalisti valdostani, con il sostegno dell’Ordine dei giornalisti della Valle d’Aosta, del cdr della Tgr, dell’Usigrai e dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Savt. I presenti hanno manifestato per chiedere “un futuro per l’informazione”.

In piazza è intervenuto anche il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, che ha espresso «massima solidarietà ai giornalisti e alle giornaliste in questo periodo particolarmente difficile. Ho avuto modo di leggere il vostro documento e ne condivido i contenuti in modo pieno».

«Il settore dell’editoria dei giornali e il lavoro giornalistico sono stati esclusi da ogni tipo di intervento nel Recovery Plan – spiega l’Asva – e per questo, dopo la manifestazione davanti a Montecitorio dello scorso 20 maggio, abbiamo deciso di aderire alla mobilitazione nazionale. Il lavoro giornalistico è sempre più precario, con colleghi pagati anche 7, 5, 2 euro ad articolo, nessun contratto, nessuna forma di tutela. Il nostro ente pensionistico, l’Inpgi, rischia il collasso dopo anni di prepensionamenti e stati di crisi».

Libertà, lavoro e dignità sono state le parole d’ordine della manifestazione, in un periodo complesso per la professione giornalistica. Secondo i giornalisti «serve un intervento deciso, sia con sostegni al lavoro giornalistico, sia con lo sblocco di alcune leggi “a costo zero” ferme da anni in Parlamento, come l’equo compenso e la riforma dell’Inpgi».

Al termine della manifestazione, una delegazione ha incontrato, al Palazzo regionale, il presidente Erik Lavevaz, consegnandogli un documento intitolato “Un patto con le istituzioni per il futuro dell’informazione”. «Sosterremo alcuni temi, nei tavoli nazionali della Conferenza delle Regioni. Sono richieste pienamente condivisibili – ha spiegato il presidente -. La salvaguardia dell’informazione professionale è essenziale per la qualità democratica di un Paese e di una comunità locale e va promossa con attenzione e forza».

A livello locale, Lavevaz ha ricordato che «il tema della professione giornalistica è stato recentemente oggetto di un ampio confronto politico, in occasione dell’intervento normativo regionale sulla riforma degli uffici stampa pubblici: è un percorso condiviso con il sindacato e l’Ordine dei giornalisti, che presto consentirà l’indizione del primo concorso pubblico rivolto alla categoria nella nostra regione».

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