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Inpgi: via libera agli sgravi contributivi per le assunzioni

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Stanziamento di 11 milioni di euro. Agevolazioni per 36 mesi

Il consiglio di amministrazione dell’Inpgi, l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti, nella sua riunione odierna, ha recepito le osservazioni formulate dai ministeri vigilanti sulla delibera che concede sgravi contributivi alle aziende editrici che assumono giornalisti, in aderenza ai contenuti del decreto attuativo dell’articolo 1, comma 261, della legge 147 del 2013 che ha istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri il “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria”, che tra le varie misure ha contemplato quella di promozione dell’occupazione giornalistica.

Il provvedimento in questione prevede il riconoscimento, nei limiti dello stanziamento del fondo straordinario per l’anno 2014, pari a 11 milioni di euro, alle imprese editoriali che abbiano assunto – nel periodo intercorrente tra il 30 settembre 2014 e il 31 dicembre 2014 – con contratto di lavoro subordinato giornalisti in possesso di specifiche competenze professionali nel campo dei nuovi media, la concessione, per 36 mesi, della riduzione dell’intera quota del contributo Ivs a loro carico dovuta all’Inpgi in caso di assunzione a tempo indeterminato e della riduzione nella misura del 50 per cento in caso di assunzioni a tempo determinato.

L’agevolazione, prevista per i contratti a termine, sarà revocata qualora il datore di lavoro non proceda alla trasformazione in rapporto di lavoro a tempo indeterminato di una quota pari almeno al 20 per cento dei rapporti a termine instaurati ed oggetto di sgravio contributivo, determinata al netto dei contratti per sostituzione. Tali agevolazioni potranno essere riconosciute anche negli anni 2015 e 2016, nei limiti dei fondi annualmente stanziati con apposito decreto.

«Si tratta di un provvedimento importante che porta a conclusione un lungo iter amministrativo – ha commentato il presidente dell’Inpgi, Andrea Camporese – che ha visto Inpgi, Fnsi e Fieg impegnati al fianco del dipartimento per l’Editoria della presidenza del Consiglio dei ministri. Il rilancio del mercato del lavoro giornalistico resta un obiettivo fondamentale per il bene del sistema previdenziale. Confido che queste importanti misure possano essere ampiamente utilizzate dal sistema editoriale».

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