L’effetto combinato dell’inedita congiuntura economica e della crisi strutturale di settore sta provocando in tutto il mondo una drammatica impasse del sistema dell’informazione e del lavoro giornalistico.
In Italia, il crollo degli introiti pubblicitari e il calo inarrestabile dei lettori della carta stampata stanno mettendo in ginocchio le imprese editoriali tradizionali, comprese le più strutturate, impegnate in pesanti stati di crisi che stanno, tra l’altro, provocando un’emorragia di giornalisti.
La Valle d’Aosta, dove fino a oggi la Regione ha contribuito al mantenimento del settore attraverso forme di aiuto agli editori, sembra al momento al riparo da scenari così nefasti, ma è illusorio aspettarsi che un piccolo e fragile sistema informativo come il nostro non possa essere esposto in futuro ai pericoli di chiusure di testate giornalistiche e ridimensionamenti delle redazioni che provocherebbero, oltre che un’ennesima emergenza sociale, anche un impoverimento del pluralismo informativo.
L’Associazione Stampa Valdostana sta avvertendo in questi mesi alcuni segnali preoccupanti che testimoniano le difficoltà del settore dell’editoria, sempre meno propenso a investire sulle risorse giornalistiche e quindi sulla qualità dell’informazione e ancora molto cauto nell’avviare significativi processi di innovazione e di sperimentazione dei nuovi media digitali.
È per questo motivo che ci rivolgiamo alle forze politiche che si candidano a governare la Valle d’Aosta nei prossimi anni, chiedendo di conoscere il loro punto di vista sull’ipotesi di un piano integrato di rilancio del sistema informativo locale capace di stimolare nuove idee imprenditoriali, accompagnare processi di innovazione, in una logica anche di superamento del digital divide e favorire lo sviluppo del mercato giornalistico attualmente in stallo. A garanzia di un’informazione autonoma, plurale e professionalmente corretta.
I punti programmatici su cui chiediamo una riflessione e un’eventuale adesione riguardano:
- una revisione e un potenziamento della dotazione finanziaria della legge sull’editoria (legge regionale 11 del 2008) secondo le seguenti linee di indirizzo:
- forme di sostegno che incidano direttamente sui costi del lavoro giornalistico regolarmente retribuito e che incentivino assunzioni di giornalisti in base al contratto sottoscritto dalla Federazioni italiana editori giornali e dalla Federazione nazionale della stampa italiana;
- finanziamento di progetti innovativi che riguardino la transizione dalla carta stampata ai nuovi media digitali, il rafforzamento delle testate giornalistico online, anche attraverso assunzioni di giornalisti, l’avvio di nuovi media;
- una regolamentazione della pubblicità istituzionale della giunta e del Consiglio regionali, prevedendo che le inserzioni vengano commissionate solo a testate con giornalisti assunti con regolare contratto di categoria;
- l’apertura di un tavolo di confronto tra Regione, sindacato dei giornalisti ed editori per l’individuazione di progetti di interesse comune da promuovere nell’ambito della politica regionale di sviluppo 2014-2020 riguardanti la formazione, l’innovazione, la produzione di contenuti digitali e lo sviluppo di reti informative.
Alle forze politiche candidate alle elezioni regionali l’Asva chiede:
- tra le richieste sopra formulate, su quali ritenete di poter assumere degli impegni?
- quali altre iniziative intendete promuovere a sostegno dell’informazione locale?