Iniziativa dell’Associazione Stampa Valdostana per informare l’opinione pubblica sui motivi degli scioperi per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico
A ridosso delle festività natalizie, l’Asva ha fatto pubblicare una serie di inserzioni pubblicitarie, delle dimensioni di mezza pagina, sulle maggiori testate della Valle d’Aosta, dall’eloquente titolo «Stiamo scioperando per voi». L’annuncio è uscito sui quattro settimanali d’informazione della regione (La Vallée Notizie, Gazzetta Matin, Corriere della Valle e Il Corsivo) e sull’edizione regionale del quotidiano La Stampa.
Per finanziare l’iniziativa, il direttivo dell’Asva ha deciso per quest’anno di rinunciare a fare gli abituali biglietti di auguri e le agende per gli associati.
Questo il testo dell’inserzione:
Stiamo scioperando per voi – I giornalisti italiani a difesa della democrazia
Perché scioperiamo?
Perché aspettiamo il rinnovo del contratto nazionale di lavoro ormai da due anni. La Federazione nazionale della stampa italiana, il sindacato di categoria qui rappresentato dall’Associazione Stampa Valdostana, è già stata costretta a proclamare una lunga serie di scioperi. Altri ne seguiranno.
Il motivo è il totale rifiuto della Federazione italiana degli editori di giornali ad avviare la trattativa, nonostante le legittime richieste della categoria e anche i ripetuti inviti di ministri, politici, amministrazioni pubbliche (come il Consiglio regionale della Valle d’Aosta) e persino del presidente della Repubblica. Una situazione che non ha precedenti, ancora più assurda se si pensa che i disaccordi non riguardano gli stipendi, ma le norme.
Per chi scioperiamo?
Scioperiamo per noi, certo. Perché un contratto collettivo con una storia così lunga come il nostro non può essere calpestato come si vorrebbe fare.
Scioperiamo anche per i giornalisti che non scioperano. Per chi non ha la forza di protestare, come quei precari e freelance che oggi lavorano e domani forse. E per chi invece, con ipocrisia, fa finta di niente, come se la cosa non lo riguardasse; salvo poi pretendere di godere di quei diritti previsti da un contratto per il quale altri hanno combattuto.
E scioperiamo anche per voi, lettori, telespettatori, radioascoltatori, che avete diritto a un’informazione libera, pluralista, non condizionata. Quell’informazione, sancita dall’articolo 21 della Costituzione italiana, che oggi è in pericolo.
Il direttivo dell’Associazione Stampa Valdostana