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Sciopero per il contratto, adesione quasi totale anche in Valle d'Aosta

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Il presidio in piazza Deffeyes davanti al Palazzo regionale

In piazza, anche ad Aosta, per difendere i diritti della professione e per chiedere il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico, scaduto da quasi 10 anni. Organizzato dall’Associazione Stampa Valdostana, si è tenuto venerdì 28 novembre in tarda mattinata un presidio, in piazza Albert Deffeyes, davanti al Palazzo regionale, per sostenere la giornata di sciopero proclamata a livello nazionale dalla Federazione nazionale della stampa italiana. A fianco di una ventina di giornalisti delle principali redazioni della regione, erano presenti delegazioni di Cgil, Cisl e Savt, che hanno espresso solidarietà. L’adesione allo sciopero in Valle è stata quasi totale: ai colleghi che hanno applicato il contratto Fnsi-Fieg, si è aggiunta l’astensione dal lavoro di alcune redazioni locali che applicano altri contratti.

La vignetta di Rolli per lo sciopero

Al termine del presidio, una delegazione dei giornalisti valdostani è stata sentita – nella sala Emilio Lussu del Consiglio Valle – dal presidente del Consiglio, Stefano Aggravi, dai componenti dell’ufficio di presidenza e dai capigruppo del Consiglio, quasi al completo. Il presidente dell’Asva, Alessandro Mano, ha illustrato le ragioni dello sciopero e le richieste dei giornalisti agli editori: ottenere un contratto nuovo, capace di aggiornare una professione che deve integrare oltre al web anche social network, nuove tecnologie e intelligenza artificiale, tutelando la qualità del lavoro e recuperando l’inflazione che, negli ultimi anni, ha eroso salari e compensi di quasi il 20 per cento.

L’incontro tra l’Asva, la presidente del Consiglio regionale e i capigruppo

Presidenza e capigruppo hanno espresso piena solidarietà per le ragioni dello sciopero, chiedendo alcuni approfondimenti a livello locale, in particolare per quanto riguarda la legge regionale sull’editoria e sugli uffici stampa del comparto unico regionale.

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