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Sciopero, adesioni record in Valle d'Aosta. Soddisfazione dell'Asva

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L’Associazione Stampa Valdostana prende atto con soddisfazione che lo sciopero nazionale indetto dalla Fnsi per la vertenza sul rinnovo dei contratti di lavoro collettivo giornalistico ha avuto un’adesione mai riscontrata prima tra i suoi iscritti. Oltre all’abituale partecipazione dei colleghi delle testate nazionali (Ansa, La Stampa, Rai), dell’agenzia di stampa PiùPress e di Radio Proposta, hanno aderito allo sciopero proclamato la settimana scorsa anche le redazioni dei settimanali Corriere della Valle e La Vallée Notizie.

Un’adesione parziale, ma significativa. Il Corriere ha limitato la distribuzione ai soli abbonati, rinunciando alla presenza in edicola. La Vallée è stata pubblicata con un numero ridotto di pagine. Entrambe le redazioni hanno motivato la loro scelta di aderire allo sciopero in queste forme con un comunicato pubblicato in prima pagina. È un grande passo avanti dal punto di vista sindacale rispetto al passato, che conferma un’accresciuta sensibilità della categoria verso le vertenze che la Fnsi porta avanti a tutela del lavoro e della dignità dei giornalisti italiani.

L’Asva esprime solidarietà verso quei colleghi che invece non hanno potuto aderire allo sciopero in nessuna forma. A loro, l’Asva conferma l’impegno ad appoggiarli in ogni sede per il rispetto dei diritti sanciti dal contratto di categoria e dalla normativa del lavoro.

L’Associazione Stampa Valdostana biasima invece quei colleghi che, ancora una volta, pur essendo iscritti al sindacato, hanno fatto finta di niente, come se nemmeno esistesse una dura vertenza che vede impegnata la categoria a livello nazionale in un confronto per la difesa e il miglioramento degli aspetti normativi ed economici. Ovvero miglioramenti delle tutele e aumenti degli stipendi di cui godranno anche loro e per i quali altri hanno lottato. E questo alla faccia della solidarietà di categoria sancita dalla legge ordinistica e dagli statuti del sindacato. Quello stesso sindacato che certi colleghi si ricordano che esiste soltanto quando vogliono usufruire di facilitazioni e sconti o, peggio, quando si accorgono di aver improvviso bisogno di tutela legale davanti ai giudice del lavoro.

Non è degna di risposta, infine, la provocazione (perché non può essere considerata altrimenti) di quel settimanale del lunedì, realizzato con l’abituale foliazione, che in prima pagina ha pubblicato: «Ai lettori. Questa edizione esce con un numero ridotto di notizie a causa dello sciopero nazionale indetto dalla Fnsi». Un’affermazione ipocrita che qualunque collega può giudicare da sé.

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