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Il dopo sciopero: il 5 luglio assemblee nelle redazioni

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A metà settembre Stati generali. Queste le decisioni di mobilitazione della giunta Fnsi

Blocco di tutte le iniziative editoriali di riorganizzazione e di innovazione tecnologica; due ore di assemblea in tutti i luoghi di lavoro il 5 luglio, dalle 15 alle 17; convocazione degli Stati generali del sindacato dei giornalisti e della conferenza nazionale dei comitati e fiduciari di redazione per una data attorno al 15 settembre; attuazione nelle settimane successive all’assemblea delle restanti sei giornate di astensione dal lavoro con scioperi consecutivi anche con l’obiettivo di far saltare i numeri dei settimanali. Le assemblee del 5 luglio dovranno essere soprattutto dedicate ad un esame dei limiti di utilizzo dei collaboratori, dei contratti a termine, degli stagisti e dei borsisti nei prossimi mesi estivi.

Queste alcune delle decisioni di mobilitazione e di lotta decise dalla giunta della Federazione nazionale della stampa italiana dopo lo straordinario successo dello sciopero del 17, 18 e 20 giugno scorsi. La giunta, che si è riunita con i rappresentanti di tutte le Associazioni regionali di stampa, ha espresso grande soddisfazione per l’esito della prima giornata di mobilitazione dei giornalisti a sostegno delle vertenze contrattuali con Fieg, Aeranti-Corallo e Aran. «La grande partecipazione delle colleghe e dei colleghi – è stato sottolineato – ha testimoniato la consapevolezza della categoria per la posta in gioco nei rinnovi contrattuali, con il tentativo del sistema delle imprese pubbliche e private di ridurre l’autonomia e il ruolo della professione, i livelli e la qualità della vita e del lavoro, di utilizzare i freelance e i precari senza alcuna regola e nel disprezzo della loro dignità umana e professionale. Dal Nord al Sud, in tutti i settori produttivi, i giornalisti hanno scioperati compatti».

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