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Giornalisti dell'agenzia Dire in sciopero contro i licenziamenti, la solidarietà dell'Asva

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La sede dell'agenzia Dire a Roma

L’Associazione Stampa Valdostana si associa alla Federazione nazionale della stampa italiana, esprimendo solidarietà e vicinanza ai giornalisti e ai grafici dell’agenzia Dire, per la quale è stata avviata una procedura di licenziamento collettivo. I giornalisti saranno in sciopero per l’intera giornata di mercoledì 26 settembre.

«Questa procedura ha il sapore di un inaccettabile ricatto occupazionale che colpisce una redazione che con grande spirito di abnegazione da anni sta sopportando anche il peso di contratti di solidarietà e di retribuzioni a singhiozzo» scrive in una nota la Fnsi. «Il sindacato continuerà ad affiancare i giornalisti nella loro lotta e chiede all’editore Stefano Valore di ritirare subito i licenziamenti» aggiunge la Federazione.

Nel pomeriggio, l’assemblea dei redattori della Dire ha deciso per lo sciopero immediato. Nella giornata di lunedì 24 settembre è stata avviata da parte dell’azienda una procedura di licenziamento collettivo che, a pochi giorni dalla partenza del nuovo decreto di Palazzo Chigi sulle agenzie di stampa, prevede un piano di 28 esuberi, di cui 15 giornalisti e 13 grafici. «La procedura arriva dopo quasi due anni di contratto di solidarietà in cui i giornalisti hanno sacrificato una cospicua parte del loro stipendio per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Sacrifici resi ancora più importanti da pagamenti a singhiozzo degli stipendi, liquidati nell’ultimo anno quasi sempre in due soluzioni» scrive il cdr in una nota.

L’assemblea dei redattori «ritiene inaccettabili e illegittimi questi licenziamenti, oltre che lacunosa e scarsamente motivata la stessa procedura avviata dall’azienda. L’annuncio dei licenziamenti, arrivato una settimana esatta dopo la fine del contratto di solidarietà, giunge tra l’altro dopo un grave atto ostile da parte dell’azienda che, a fine agosto, ha citato i componenti del cdr in un procedimento di mediazione con l’accusa di diffamazione per una nota pubblicata a fine luglio sul sito della Slc Cgil e mai uscita sui notiziari o sul sito dell’agenzia Dire» aggiunge il comitato di redazione.

L’assemblea dei redattori della Dire «chiede il ritiro immediato della procedura di licenziamento collettivo e dell’azione legale nei confronti della propria rappresentanza sindacale, proclama lo stato di agitazione sindacale e una giornata di sciopero dei redattori per domani, mercoledì 27 settembre. L’assemblea affida inoltre al cdr un pacchetto di sciopero di cinque giorni, da utilizzare nell’ambito della trattativa e qualora l’azienda non dovesse accogliere, nel primo incontro, tali richieste». I redattori della Dire hanno deliberato anche lo sciopero delle firme.

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