Dopo l’appello diffuso dall’Associazione Stampa Valdostana, sono state numerose le richieste di incontro e le risposte raccolte sul tema della libertà d’informazione, della tutela del lavoro, del rilancio degli uffici stampa pubblici, in vista delle elezioni regionali e comunali in Valle d’Aosta che si terranno domenica 28 settembre. Le pubblichiamo di seguito.
Union Valdôtaine
Il partito ha chiesto un incontro con l’Asva per approfondire i temi dell’appello. Si è svolto nella sede di viale dei Partigiani, ad Aosta, lunedì 22 settembre. Per l’Uv, erano presenti il presidente Joël Farcoz e i candidati Luciano Caveri (assessore regionale uscente) e Deborah Bionaz; per l’Asva, il presidente Alessandro Mano e il delegato del direttivo per gli uffici stampa Luca Ventrice. Al termine della riunione, l’Uv ha condiviso il seguente documento:
«L’Union Valdôtaine è da sempre impegnata nella tutela della libertà d’informazione e del lavoro. Promuove la crescita e il consolidamento professionale dei giornalisti attraverso il riconoscimento del loro lavoro con tutele e compensi dignitosi.
Per questo, fa suo l’appello dell’Asva, l’Associazione Stampa Valdostana – Syndicat des Journalistes Valdôtains, per una revisione complessiva della legge regionale sull’editoria in modo da attivare un meccanismo premiale per le testate che applicano i contratti di lavori riconosciuti dal sindacato maggiormente rappresentativo, la Fnsi (Federazione nazionale della stampa italiana). Si impegna a legare a criteri simili anche la pubblicità istituzionale, con lo scopo di stimolare il mercato locale alla creazione di nuovi posti di lavoro, anche per stimolare e rilanciare le pubblicazioni in lingua francese.
Condivide la necessità di dare stabilità e di colmare i vuoti di organico, compatibilmente con le risorse a disposizione nei bilanci pubblici, per formare uffici stampa nelle diverse articolazioni del comparto unico regionale e nelle società partecipate, attraverso il ricorso prioritario a concorsi pubblici.
Nella fase di formazione del governo regionale, con la coalizione valuterà la creazione di una delega nell’esecutivo per l’editoria e l’informazione, in modo da curare i rapporti con il servizio pubblico della Rai a livello locale e nazionale, valorizzare le trasmissioni in lingua francese e francoprovenzale, potenziare la comunicazione istituzionale anche tramite i nuovi canali multimediali, avviare un tavolo di confronto permanente con editori e sindacato del giornalisti per intercettare fonti di finanziamento nazionali ed europee per il settore».
Partito Democratico – Federalisti Progressisti
La lista ha chiesto un incontro con l’Asva per approfondire i temi dell’appello. Si è svolto al Café du Théâtre di via Xavier de Maistre, ad Aosta, lunedì 22 settembre. Per il Pd-Fp erano presenti il segretario Luca Tonino, i candidati Andrea Padovani (consigliere regionale uscente), Clotilde Forcellati (assessora uscente al Comune di Aosta), Paolo Tripodi (capogruppo uscente al Comune di Aosta), Quintino Botrugno, Valentina Evaspasiano, Marco Sartori e Lyn Giorgina Jegher; per l’Asva, il presidente Alessandro Mano e il delegato del direttivo per gli uffici stampa Luca Ventrice. Al termine della riunione, il Pd-Fp ha condiviso il documento che segue:
«Tutelare il lavoro e la libertà di stampa sono due capisaldi del programma del Partito Democratico. Il Pd si batte affinché i collaboratori esterni abbiano compensi dignitosi, perché sia rinnovato al più presto il contratto giornalistico e perché venga correttamente applicato il contratto regionale degli uffici stampa pubblici.
Per questo, il Pd sostiene convintamente l’appello dell’Asva – Associazione Stampa Valdostana che chiede una revisione complessiva della legge regionale sull’editoria. Il Pd ritiene fondamentale che, in tale revisione, sia introdotto un sistema di premialità per le testate giornalistiche che applicano i contratti di lavoro riconosciuti dalla Fnsi – Federazione Nazionale della Stampa Italiana, sia nell’accesso ai contributi pubblici, sia nell’erogazione della pubblicità istituzionale.
Ma l’impegno del Partito Democratico non si limita al settore dell’informazione: difendere i diritti dei lavoratori in ogni ambito è una priorità assoluta. Lavoro stabile, giustamente retribuito, tutelato da contratti equi e da regole trasparenti è la base per una società più giusta.
Per questo, il Pd condivide pienamente la necessità di garantire stabilità occupazionale e chiarezza contrattuale al personale degli uffici stampa pubblici. È necessario superare le nomine fiduciarie, spesso utilizzate in modo discrezionale, e la mobilità interna non regolamentata. Il Partito Democratico si impegna, sin dai primi giorni di governo, a sollecitare l’avvio delle procedure concorsuali per colmare i vuoti di organico e garantire trasparenza e merito.
Il contratto giornalistico dovrà essere applicato a tutti gli incarichi del comparto unico, valutando l’opportunità di estenderlo anche alle società partecipate regionali. Sarà inoltre importante potenziare gli organici degli uffici stampa della Regione e del Comune di Aosta e promuovere la creazione di uffici stampa associati per i Comuni e le Unités des Communes Valdôtaines, così da garantire un’informazione istituzionale efficace, professionale e al servizio dei cittadini.
In un tempo in cui l’informazione è sotto pressione e il lavoro sempre più precario, il Partito Democratico riafferma il proprio impegno per una Valle d’Aosta che metta al centro la dignità di ogni lavoratore, il rispetto dei contratti, la trasparenza nella pubblica amministrazione e il valore della libertà di stampa come fondamento della democrazia».
Valle d’Aosta Aperta
La lista non ha richiesto un incontro con l’Asva, ma un confronto tra le candidate Daria Pulz ed Elisa Tripodi si è svolto, lunedì 22 settembre nella sede della coalizione in piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, ad Aosta, con il presidente dell’Asva Alessandro Mano a margine di un altro appuntamento. VdA Aperta ha condiviso il documento che segue:
«Grazie per l’attenzione e per il contributo che avete messo a disposizione del dibattito pubblico. Condividiamo il punto di partenza: senza un’informazione libera, pluralista e di qualità non c’è democrazia. Per questo riteniamo che la prossima legislatura debba mettere l’editoria e il lavoro giornalistico tra le priorità concrete, non solo nei principi.
Vorremmo essere chiari su tre aspetti.
1. Sostegni pubblici legati al lavoro vero. I contributi regionali all’editoria hanno senso se producono occupazione stabile, formazione e innovazione, non rendite. Pensiamo a bandi che leghino l’accesso ai fondi a:
. assunzioni e stabilizzazioni di giornaliste e giornalisti con contratti corretti;
. equo compenso per freelance e collaboratori;
. progetti di transizione digitale e di innovazione editoriale che includano formazione certificata e nuove competenze (dati, fact-checking, IA, sicurezza informatica).
Accanto ai contributi, serve trasparenza sulla pubblicità istituzionale: criteri chiari, pianificazione annuale, pubblicazione in open data di importi e destinatari. È un modo per rendere la spesa pubblica verificabile e per premiare chi investe davvero in qualità e in lavoro.
2. Dignità e professionalità negli uffici stampa pubblici. Gli uffici stampa regionali e comunali svolgono una funzione essenziale: informare le persone in modo tempestivo, chiaro, accessibile. Per farlo bene servono:
. concorsi per coprire i posti vacanti e per costruire graduatorie utilizzabili dagli enti del territorio;
. piena applicazione del contratto;
. profili professionali aggiornati e formazione continua, anche su comunicazione dei dati, contrasto alla disinformazione e strumenti digitali.
Ribadiamo anche l’esigenza di una netta distinzione tra comunicazione istituzionale e indirizzo politico: tutela sia le istituzioni sia chi lavora.
3. Un metodo di lavoro stabile
Vi proponiamo un tavolo permanente tra Regione, Asva, Ordine dei giornalisti, editori, università e centri di formazione per co-progettare bandi, monitorare l’efficacia dei sostegni e intercettare fondi europei e nazionali utili al sistema locale dell’informazione. È un impegno di metodo, oltre che di merito.
In sintesi: più qualità, più diritti, più trasparenza. Per noi questo significa sostenere le testate che investono sulle persone e sulla professionalità, garantire condizioni di lavoro corrette, rafforzare la funzione pubblica dell’informazione e degli uffici stampa, e rendere verificabile ogni euro speso.
Siamo disponibili a un incontro dedicato, già nei primi giorni della nuova consiliatura, per trasformare questi principi in atti concreti».
Autonomisti di Centro
La lista che raggruppa Stella Alpina, Rassemblement Valdôtain e Pour l’Autonomie ha chiesto un incontro con l’Asva per approfondire i temi dell’appello. Si è svolto nella sede di via Laurent Martinet, ad Aosta, martedì 23 settembre. Per gli Adc erano presenti il segretario del Rv Stefano Aggravi (consigliere regionale uscente), la presidente di Pla Cristina Camandona e la candidata Stefania Magro; per l’Asva, il presidente Alessandro Mano e la componente del direttivo Martina Praz. Al termine della riunione, gli Adc hanno condiviso il documento che segue:
«Vi ringraziamo ancora per l’incontro odierno. Accogliamo con attenzione e rispetto le vostre proposte. Riteniamo che il tema dell’informazione locale sia centrale per la qualità della nostra democrazia e siamo disponibili ad avviare un confronto costruttivo per una revisione complessiva della legge regionale sull’editoria, affinché sia in grado di rispondere meglio alle sfide poste dall’innovazione tecnologica e dal pluralismo informativo. La direzione indicata – legare i sostegni pubblici alla creazione di lavoro giornalistico regolare e al rafforzamento delle testate digitali – ci trova in sintonia e merita un’analisi condivisa e approfondita.
Per quanto riguarda la seconda richiesta, riteniamo altrettanto importante affrontare in modo serio la questione del contratto giornalistico per il comparto unico. Servirà una valutazione attenta delle modalità applicative, garantendo sia la sostenibilità per gli enti locali sia la tutela del lavoro giornalistico, evitando pratiche che hanno spesso mortificato la professionalità del settore.
Siamo quindi disponibili a un dialogo aperto e concreto, con l’obiettivo di costruire insieme soluzioni equilibrate, moderne e sostenibili per rilanciare l’informazione locale come risorsa per tutta la comunità valdostana».
Alleanza Verdi e Sinistra – Rete Civica
La lista ha chiesto un incontro con l’Asva per approfondire i temi dell’appello. Si è svolto nella sede di via Laurent Martinet, ad Aosta, martedì 23 settembre. Per l’Avs erano presenti il coordinatore Elio Riccarand e i candidati Chiara Minelli (consigliera regionale uscente), Katya Foletto e Paolo Ciambi; per l’Asva, il presidente Alessandro Mano e la componente del direttivo Martina Praz. Al termine della riunione, l’Avs ha condiviso il documento che segue:
«Desideriamo ringraziarvi per il proficuo incontro odierno e per aver condiviso con noi le importanti riflessioni dell’Associazione Stampa Valdostana sul futuro del sistema informativo regionale.
Condividiamo la vostra analisi sulle sfide che il settore dell’editoria e la professione giornalistica stanno affrontando. Un’informazione locale di qualità, plurale e indipendente è un presidio democratico irrinunciabile che intendiamo tutelare e promuovere. Per questo, accogliamo con favore le vostre proposte e ci impegniamo formalmente a portarle avanti nel prossimo Consiglio regionale.
Revisione della legge regionale sull’editoria
Ci impegniamo a promuovere una riforma complessiva della legge regionale 11 del 2008 sull’editoria. Riteniamo che il sostegno pubblico non debba più basarsi su meccanismi a pioggia, ma diventare uno strumento strategico per incentivare la creazione di occupazione stabile e qualificata.
Qualsiasi risorsa finanziaria, sia essa destinata al potenziamento dei fondi esistenti o a nuovi piani per l’innovazione e la transizione digitale, sarà strettamente vincolata all’assunzione di giornalisti con contratti di lavoro regolari e alla nascita di redazioni strutturate. Intendiamo inoltre normare la distribuzione della pubblicità istituzionale, indirizzandola esclusivamente a quelle testate che investono nel lavoro giornalistico tutelato.
Valorizzazione della professionalità giornalistica
Sosteniamo con convinzione la necessità di valorizzare la figura del giornalista, a partire dal settore pubblico. Aderiamo ai punti da voi sollevati riguardo l’applicazione del nuovo contratto giornalistico per il comparto unico.
È nostra intenzione adoperarci affinché venga avviata la contrattazione decentrata in tutti gli enti pubblici. Lavoreremo per sbloccare e accelerare le procedure concorsuali necessarie a coprire i posti vacanti e sosterremo la creazione di graduatorie uniche per facilitare le assunzioni da parte degli enti locali. L’obiettivo è superare la precarietà degli affidamenti esterni, spesso a ribasso, privilegiando forme di impiego stabili e associate tra amministrazioni, a garanzia della qualità del servizio e della dignità dei professionisti.
Creazione di un tavolo di confronto permanente
Riteniamo fondamentale un dialogo costante e costruttivo tra tutti gli attori del sistema. Per questo, proponiamo l’istituzione di un organismo di confronto permanente che riunisca la Regione, l’Asva in rappresentanza dei giornalisti, gli editori e le amministrazioni pubbliche.
Questo tavolo avrà il compito di definire strategie condivise per la crescita e l’innovazione del settore, con un’attenzione particolare alla formazione professionale sulle nuove sfide del digitale e dell’intelligenza artificiale. Sarà inoltre la sede per individuare e attrarre risorse, inclusi i fondi nazionali ed europei, da destinare a progetti concreti per lo sviluppo dell’informazione valdostana.
Ringraziando nuovamente per il vostro prezioso contributo, restiamo a completa disposizione per futuri approfondimenti».
La Renaissance Valdôtaine
Il partito ha chiesto un incontro con l’Asva per approfondire i temi dell’appello. Si è svolto nella sede di via Laurent Martinet, ad Aosta, martedì 23 settembre. Per la Rv erano presenti il presidente Giovanni Girardini (capogruppo uscente al Comune di Aosta) e la segretaria Roberta Balbis (consigliera comunale uscente); per l’Asva, il presidente Alessandro Mano e la componente del direttivo Martina Praz. Al termine della riunione, la Rv ha condiviso il documento che segue:
«La Renaissance Valdôtaine ringrazia per l’opportunità di confronto offerta su un tema ritenuto cruciale per la nostra democrazia: il futuro dell’informazione locale.
Condividiamo pienamente la vostra premessa: l’obiettivo non è sostenere entità astratte, ma difendere la professione giornalistica come garanzia di un’informazione libera e plurale per i cittadini.
Accogliamo con favore la proposta di una revisione della legge regionale sull’editoria. Crediamo che i fondi pubblici debbano essere vincolati a criteri di qualità e di tutela del lavoro.
Per questo riteniamo che chi avrà l’onore di poter guidare la nostra Regione dovrà: condizionare i finanziamenti alla creazione di posti di lavoro stabili, con contratti regolari per contrastare il precariato; incentivare l’innovazione digitale per creare nuove professionalità e rafforzare le redazioni online, sempre garantendo contratti dignitosi; rivedere le politiche di pubblicità istituzionale per sostenere solo le testate che rispettino la dignità professionale dei giornalisti.
Inoltre, sarà necessario garantire la piena applicazione del nuovo contratto giornalistico nel settore pubblico, con l’indizione dei concorsi necessari per tutelare i professionisti e migliorare la comunicazione pubblica.
Siamo pronti a istituire un tavolo di confronto permanente tra tutti gli attori per lavorare insieme a un piano strategico con l’obiettivo di rilanciare l’informazione valdostana e superare l’attuale frammentazione, trasformando le criticità in opportunità concrete».
Coalizione autonomista democratica e popolare per Aosta
La coalizione autonomista democratica e popolare che sostiene le candidature di Raffaele Rocco a sindaco di Aosta e di Valeria Fadda come vicesindaca, sostenuta dall’Union Valdôtaine, dal Partito Democratico, dalla lista Stella Alpina – Rassemblement Valdôtain, da Pour l’Autonomie e dalla lista civica Rev, ha inviato all’Asva la seguente nota:
«Abbiamo accolto con attenzione il vostro appello. Condividiamo la convinzione che senza giornalisti tutelati e senza un’informazione di qualità non ci sia una vera democrazia.
Per noi il problema principale dell’amministrazione è stato proprio la mancanza di comunicazione con i cittadini. Se saremo chiamati a governare, rafforzeremo l’ufficio stampa comunale con professionalità qualificate, anche valutando la presenza di due figure per assicurare continuità e competenze diverse, applicheremo il nuovo contratto giornalistico e apriremo procedure trasparenti di selezione, superando gli affidamenti esterni al ribasso che non garantiscono qualità né stabilità.
La comunicazione istituzionale deve diventare uno strumento costante di trasparenza e partecipazione: vogliamo un Comune che spieghi le proprie scelte, ascolti i cittadini e ricostruisca fiducia. Solo così Aosta potrà essere una città più aperta, più coesa e più vicina alla sua comunità.
Siamo pienamente disponibili, se ritenete, a un incontro di confronto con voi, certi che il dialogo diretto sia il modo migliore per costruire soluzioni concrete e condivise».
Al momento, l’Asva non ha ricevuto risposta all’appello dalle altre liste regionali Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Valle d’Aosta Futura.








